Paola Donzelli – Formatore e Coach

Paola Donzelli

Con l’emergenza contagio mi sono ritrovata, come tanti altri, in una dimensione sospesa e di spaesamento.

Tutte le mie attività di lavoro sono state sospese e mi è sembrato di stare sull’orlo di un baratro, ma per fortuna c’era la rete di relazioni, di lavoro e di amicizia.

Con un piccolo gruppo di colleghi mi sono messa al lavoro per perfezionare i nuovi modi di condurre aule virtuali di formazione, a progettare nuovi modi per occuparci di apprendimento e di sviluppo delle persone che lavorano nelle aziende.

Senza il gruppo non ce l’avrei fatta, di questo ne sono sicura.

Saper affrontare l’inaspettato non è abilità da poco. Occorre saper sostare nell’incertezza, coltivare i dubbi, non avere fretta di arrivare alle conclusioni, ci vuole la capacità di riconoscere le frontiere che si stanno attraversando e di saper stare in compagnia delle proprie paure.

E questo non si può fare da soli.

Il gruppo è diventato il contenitore delle ansie che il momento attuale alimenta, è stato il luogo di accoglienza amorevole dei timori di tutti e lo spazio per elaborare per apprendere e per trasformarsi.

Il lavoro di gruppo mi ha mostrato che “ne vale la pena” e il progetto di lavoro insieme è diventato ricerca di senso del nostro mestiere.

La fiducia reciproca e l’empatia tra di noi ci hanno resi capaci di “gettare il cuore oltre l’ostacolo” e di avere uno sguardo di speranza concreta.

Abbiamo realizzato dei bei progetti e i feedback ricevuti dai nostri clienti lo confermano.

Da questa esperienza mi porto via la certezza che da soli non si va da nessuna parte.
In questa situazione, che sembra un vasto e minaccioso mare di accadimenti, è meglio non pensarsi come sassi sui quali l’acqua si infrange, ma come sabbia che l’acqua sposta e ne modifica la forma, per essere capaci di progettare un futuro in cui sentirsi a casa.