13 Mag Sveva Calcopietro – Web & E-commerce Intern
L’esplosione dell’emergenza sanitaria ha imposto ai dipendenti di molte aziende il lavoro da remoto.
Per chi, come me, si è da poco affacciato al mondo del lavoro, questo ha capovolto le logiche di “formazione on the job” tipiche della fase iniziale di un percorso professionale.
Non nascondo che inizialmente l’idea di dover lavorare lontana dal mio team – il mio punto di riferimento professionale – e l’obbligo improvviso di autonomia e responsabilità nell’organizzazione del lavoro mi spaventavano.
In questa circostanza però, grazie anche al supporto del team di riferimento sempre presente, seppur virtualmente, ho avuto l’opportunità di sviluppare nuove abilità.
Mi sono cimentata in presentazioni in video call.
Ho ritagliato dei momenti a fine giornata per fare il punto sulle nuove cose apprese.
Ho accolto con entusiasmo l’opportunità di mettermi in gioco in nuove attività e progetti in autonomia.
Ho creato, insomma, una routine lavorativa personalizzata.
Tuttavia, ho anche realizzato che l’interazione diretta, lo scambio vis-à-vis e il confronto con gli altri sono ancora oggi forse la parte più importante ed appassionante della crescita professionale.
Da questa esperienza mi porto via l’importanza dello scambio con gli altri come forma di apprendimento, la volontà di fare tesoro degli insegnamenti di chi ha alle spalle maggiore esperienza e la voglia di sfruttare a pieno ogni occasione di confronto diretto per crescere.
Ma anche la consapevolezza che proprio nei momenti di crisi è leggendo dentro sé stessi che si trova la “direzione”.