14 Apr Pietro Toniolo – Computer SW Consultant
Appena hanno dato notizia della chiusura delle scuole, ho deciso di trasferirmi nella mia casa in campagna, più grande, con un bel giardino, più sicura per il rischio contagio.
Poiché sono abituato da anni a lavorare anche in smartworking non ci ho pensato su due volte e sono partito.
Un giorno, vado a fare la spesa nell’unico supermarket del paese e non trovo le uova.
Me ne faccio una ragione ma un po’ mi dispiace, dato che ho più tempo a disposizione per cucinare e avevo giusto in programma di fare la pasta fresca.
Il pensiero della pasta fatta in casa non mi abbandona però e, a un certo punto, mi viene in mente che spesso sento un gallo cantare nelle vicinanze di casa e se c’è un gallo è probabile che ci siano anche delle galline!
Mi metto in ascolto e poco dopo riesco a identificare la provenienza del canto del gallo: si tratta del giardino di una casa di fronte a casa mia.
Trovo sulle pagine bianche il numero di telefono dei proprietari della casa.
Li chiamo immediatamente e mi risponde una signora:
“Buongiorno signora sono un suo vicino di casa. Ho sentito che avete un gallo e ho immaginato che poteste avere anche delle galline che fanno le uova. Non ne ho trovate al supermercato e mi chiedevo se magari ne avesse qualcuna da vendermi”.
La signora mi risponde che sì hanno un gallo ma solo due galline americane che amano svolazzare sugli alberi e non fanno uova.
Ci salutiamo con reciproca simpatia e con la naturale promessa di incontrarci appena il periodo di isolamento finisce.
Dopo qualche ora sento il suono del citofono: è la signora a cui avevo telefonato poco prima che mi porta delle uova! Ne aveva in abbondanza in casa e ha deciso così di donarmene qualcuna.
Mi porto via, oltre al piacere di quel gesto spontaneo e generoso, che possiamo trovare soluzioni ai nostri desideri anche percorrendo strade inusitate!