Andrea Nespeca – Blogger economico

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La storia che voglio raccontarvi inizia da prima del fatidico 10 marzo, quando con l’inizio del lockdown, il problema Coronavirus è entrato con prepotenza in tutti gli aspetti della nostra vita.

La storia che voglio raccontarvi inizia da prima del fatidico 10 marzo, quando con l’inizio del lockdown, il problema Coronavirus è entrato con prepotenza in tutti gli aspetti della nostra vita.

Avevo un PhD in Economia Aziendale alle spalle, ma ero senza lavoro da un paio di mesi e con età troppo alta per poter essere assunto con contratti di apprendistato.

Avevo il morale a terra.

Pochi giorni dopo il suo inizio, mi rendo che il lockdown, per la rigidità delle misure restrittive e per l’incertezza della durata, avrebbe avuto una ripercussione tremenda per il commercio al dettaglio.

E’ un settore che conosco bene avendo lavorato per quasi un anno in una catena di negozi di Fai Da Te. Quell’esperienza mi ha lasciato tanto a livello personale e professionale e il constatare gli effetti del lockdown su un mondo che avevo apprezzato profondamente mi faceva star male.

Sentivo di voler fare qualcosa per aiutare le imprese del commercio ad affrontare la crisi. Mettendo se possibile a disposizione il metodo e l’expertise sviluppato con il dottorato e maturato nell’esperienza sul campo.

Tra marzo e i primi di aprile inizio a creare e condividere sul mio profilo Linkedin alcuni materiali. In breve tempo però inizio a scoraggiarmi.

Ero schiacciato dal peso psicologico dello stato di disoccupazione e dell’incertezza lavorativa sul futuro post emergenza Coronavirus. Inoltre, i miei post non sembrava riscuotessero grande interesse.

A metà aprile però arriva la svolta.

Un mio ex collega ed amico degli anni del dottorato nota uno dei miei materiali e intuisce che potrebbero avere del potenziale. Mi suggerisce di creare un blog che raccolga delle analisi che possano aiutare le imprese della Grande Distribuzione Specializzata ad affrontare i cambiamenti introdotti dall’emergenza Coronavirus e a tracciare dei percorsi per il rilancio dopo il lockdown. Con l’aiuto del mio amico, do vita al progetto.

L’idea di questo progetto inizia a darmi speranza, inizio a vedere un po’ di luce nel buio del momento. Il mio amico mi trascina verso la luce. Mi dice che, nella difficoltà da soli si è persi, ma insieme si possono creare nuove opportunità. Coinvolgiamo un altro amico, esperto in digital marketing e in pochi giorni creiamo il sito web e la pagina Linkedin. In poco tempo siamo operativi.

Il progetto è un esempio di voglia di riscatto, voglia di farcela ad uscire dalle difficoltà di questo periodo così profondamente condizionato dal Coronavirus in modo proattivo, cercando cioè di offrire tutto quello che si ha a disposizione. Nel mio caso conoscenza, esperienza e capacità di pensare fuori dagli schemi, per aiutare chi “ha bisogno”.

Ma chi NON “ha bisogno” in questo periodo?

Hanno bisogno le persone ma hanno bisogno anche le imprese, dalla cui sopravvivenza e prosperità dipende il futuro e la speranza delle persone.

Nel mio piccolo, mi sono chiesto cosa sapevo fare e chi potevo aiutare e ho capito che potevo offrire un aiuto alle imprese del commercio sviluppando analisi e tracciando percorsi innovativi di rilancio economico e racchiudendo tutto questo nello spazio virtuale di un blog.

Io ci sto provando. Mi sono messo in gioco e voglio continuare ad essere propositivo.
Col passare dei giorni sono sempre più convinto che proattività, coraggio, resilienza e capacità di pensare fuori dagli schemi saranno le nostre bussole nel mondo dopo il lockdown.